Porta Mavilia
Il 14 ottobre 1496 Re Federico concedeva la contea di Santa Severina, unitamente ad altri paesi, tra cui Cirò, ad Andrea Carafa, della potente famiglia napoletana dei Carafa della Spina.
L'abitato all’epoca si estendeva dal rione Portello, il più antico di Cirò, al rione Cannone e corso Lilio lo attraversava tutto. Sulla piazza principale si affacciava il Castello Carafa, un'imponente struttura a base trapezoidale con quattro torri una diversa dall'altra e la Chiesa Matrice di S. Maria de Plateis.
Il conte Andrea, che in vita ricoprì importanti incarichi militari e politici, avvertì la necessità di fortificare il paese, vulnerabile ed esposto a invasioni e scorrerie: così cinse l'abitato di mura difensive.
Lungo la cinta muraria che circondava l'antico abitato di Cirò, si aprivano quattro Porte: Porta Mavilia, Porta Scezzari, Porta Cacovia e Porta Falcone. Le Porte nei secoli bui venivano vigilate giorno e notte dai soldati che le sbarravano nei momenti di pericolo; non sempre i difensori riuscivano a fermare i nemici che quindi a volte irrompevano nel paese e dopo averlo saccheggiato, ritornavano carichi alle loro navi.
Porta Mavilia era il principale accesso al paese, sorgeva dove ha inizio Corso Lilio, posta tra la torre pentagonale del Castello che si affaccia su Via Vittorio Pugliese e il secondo baluardo, lo Spuntone: seguendo le antiche mura questo si collegava, al Bastione Cannone tramite un coronamento contenente un camminamento coperto a volte che permetteva di ispezionare e percorrere dall’alto la cinta muraria fortificata. Di essa rimangono dei frammenti di un’imposta: dell’arco e dell’altra imposta non è rimasta alcuna traccia in quanto le costruzioni che si sono succedute nel tempo, hanno modificato il tessuto esistente. Nella parte interna, come descrive lo storico Pugliese, vi erano dipinti i Santi protettori, ovvero S. Francesco di Paola e S. Antonio, mentre all’esterno vi erano raffigurati tre stemmi, quello del Sovrano al centro, quello del feudatario a destra e quello del Comune a sinistra.