Museo di Luigi Lilio
Luigi Lilio, nato a Cirò nel 1510 e morto a Roma nel 1576, fu un illustre personaggio, noto medico, matematico e astronomo. A lui è dovuta la rivoluzione del Calendario Gregoriano. Nel 1582, infatti, Papa Gregorio XIII promulgò il nuovo calendario, grazie alla geniale proposta di riforma elaborata da Luigi Lilio.
Per riallineare l’equinozio di primavera al 21 marzo e correggere l’errore contenuto nel Calendario Giuliano in vigore da più di 1600 anni, Lilio propose la soppressione di 10 giorni. Il Papa permise di festeggiare San Francesco e poi eliminò dieci giorni dal calendario: nel 1582 dal giovedì 4 ottobre si passò al venerdì 15 ottobre. Aver legato questa data alla festa di San Francesco è quanto riportato nei documenti ufficiali dell’epoca: in realtà il 4 ottobre è anche la ricorrenza di San Petronio, patrono di Bologna, quindi Papa Gregorio XIII, bolognese, fece celebrare San Petronio e poi eliminò i dieci giorni.
Questa affascinante storia che non tutti conoscono affonda le radici nella notte dei tempi. Tutti i popoli dall’alba della civiltà hanno cercato invano di sincronizzare con esattezza le date del calendario con i cicli delle stagioni. La difficoltà di porre rimedio a tale esigenza era dovuta principalmente alla non esatta determinazione della durata dell’anno solare e alle scarse conoscenze scientifiche del tempo. Lilio mediante due equazioni accordò il ciclo solare con il ciclo lunare ed elaborò una tabella di validità ultra-millenaria dando vita ad un originale e complicatissimo “ciclo delle epatte”, che permette di determinare senza incertezza la data della Pasqua. Come Lilio sia arrivato alla formulazione del nostro calendario non è molto chiaro poiché il suo manoscritto non è mai stato stampato ed è scomparso senza lasciare traccia.
Il Calendario di Lilio si accorda con l’inclinazione esatta dell’asse terrestre rispetto al sole. È pressoché un calendario perfetto: subisce uno scarto di soli 3 giorni ogni diecimila anni e un giorno ogni milione di anni.
Il Museo Astronomico occupa il piano superiore dell’ex Palazzo Zito, oggi di proprietà comunale ed è stato inaugurato nel 2010 in occasione delle Manifestazioni Liliane programmate per il Cinquecentesimo Anno della nascita di Luigi Lilio.
Il museo ruota attorno alle scoperte astrologiche di questo importante personaggio: infatti al suo interno si può ammirare una riproduzione del “Lunario”, ovvero uno dei primi calendari stampati dopo la Riforma e una riproduzione del “Compendium”, una sintesi dei calcoli di Lilio.
All’interno del museo è possibile osservare una mostra permanente multimediale “Visioni Celesti e la Scienza degli Astri” realizzata a cura della Biblioteca centrale di Roma.